Enel: piano industriale 2019-2021, dividendo in aumento

Enel ha presentato alla comunità finanziaria il piano 2019-2021 che mira a massimizzare le opportunità create dalla transizione energetica e ridurre al minimo i rischi associati a fattori non prevedibili.

enel StaraceIl consiglio di amministrazione di Enel ha dato il via libera al piano industriale per il triennio 2019-2021. Nei prossimi tre anni, il gruppo guidato da Francesco Starace rafforzerà il focus sui mercati in cui ha una presenza integrata, come Italia, Spagna, Cile e Brasile.

I punti salienti del piano industriale 2019-2021:

Crescita industriale: si prevede che Enel investa un totale di 27,5 miliardi di euro nell’arco di piano, con l’obiettivo di generare un incremento cumulato dell’EBITDA ordinario di 3,2 miliardi di euro, a cui contribuirà tutta la gamma degli investimenti nelle tre categorie di Asset Development, Clienti e Asset Management;

La decarbonizzazione, in particolare, apre la strada alla creazione di valore, con le rinnovabili che dovrebbero generare un incremento cumulato dell’EBITDA di 1 miliardo di euro tra il 2018 e il 2021; la focalizzazione degli investimenti nei mercati in cui Enel ha una presenza integrata e nelle economie mature, consentirà al Gruppo di aumentare la redditività e conseguire gli obiettivi di decarbonizzazione.

Nel 2021 si prevede che il 62% dell’energia generata dal Gruppo Enel sia a zero emissioni, rispetto al 48% stimato nel 2018;

Efficienza operativa: confermato l’obiettivo di 1,2 miliardi di euro di benefici cumulati derivanti da efficienze previsti entro il 2021, principalmente per effetto della digitalizzazione;

Semplificazione: Enel continuerà ad incrementare la sua partecipazione nelle società controllate, proseguendone l’integrazione nel Gruppo e razionalizzando il portafoglio tramite la rotazione degli asset, con un’ottimizzazione ulteriore del ritorno complessivo e del profilo di rischio;

Capitale umano: rilanciato fino al 2030 l’impegno per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG). Approccio “Shared Value” nei confronti di comunità e persone integrato nei processi di core business del Gruppo; introduzione di target aggiuntivi specifici per SDG 9 (Industria, Innovazione e Infrastrutture) e 11 (Città e comunità sostenibili);

Miglioramento del rendimento del capitale investito a sostegno della crescita del dividendo: si prevede che investimenti più orientati verso attività a maggiore rendimento, efficienze e attenzione all’ottimizzazione del portafoglio, possano creare valore per un totale di 400 punti base su un WACC del 6,2% nel 2021, con un aumento di oltre una volta e mezzo rispetto al 2018 ;

Remunerazione degli azionisti: confermato un dividendo del 70% calcolato sull’utile netto ordinario del gruppo dal 2019 in poi con una crescita annuale ponderata (Compound Average Growth Rate, CAGR) del dividendo implicito per azione (Dividend Per Share, DPS) di circa +12%; per la prima volta esteso ai prossimi tre anni il DPS minimo, con un CAGR di circa +9%.

Francesco Starace, amministratore delegato e direttore generale di Enel ha commentato: “Dal 2015 abbiamo centrato tutti gli obiettivi che ci eravamo prefissati tramite un miglioramento significativo della generazione dei flussi di cassa che, unito a un’accelerazione della crescita, ci ha consentito di migliorare la remunerazione dei nostri azionisti, incrementando il dividendo per azione da 0,16 a 0,28 euro nel 2018, e di aumentare il pay-out che si prevede rimanga stabile al 70% lungo tutto l’arco di piano“.

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