L’OCSE è ottimista sul PIL italiano

L’OCSE stima per il 2017 una crescita del PIL italiano dell’1,4% sostenuto dalla domanda interna.

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Nell’ultimo Economic Outlook dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE), il Pil italiano dovrebbe crescere dell’1,4% nel 2017 e dell’1,2% nel 2018 sostenuto sia dalla domanda interna che dal miglioramento dell’occupazione (grazie ai consumi privati). Inoltre, sebbene gli investimenti fissi sono cresciuti beneficiando dei nuovi incentivi fiscali, il credito bancario alle società non finanziarie non è ancora aumentato.

L’OCSE ha rivisto al rialzo anche le stime sul Pil globale, atteso in crescita del 3,5% nel 2017 e del 3,7% nel 2018. Nel breve periodo gli investimenti, gli impieghi e il commercio appaiono in espansione a sostegno della ripresa.

Per quanto riguarda l’eurozona le aspettative dell’OCSE sono per un incremendo del PIL del 2,1% nel 2017 e dell’1,9% nel 2018.

Anche per l’Istat la crescita dell’area dell’euro è in progressivo consolidamento. Nel secondo trimestre 2017 la crescita del prodotto interno lordo ha accelerato segnando un +0,6% rispetto al +0,5% del primo trimestre dell’anno.

Gli indicatori coincidenti e anticipatori conservano un orientamento positivo, il Pil è previsto crescere allo stesso ritmo nel terzo e quarto trimestre 2017 (+0,6%), per poi rallentare leggermente nel primo trimestre 2018 (+0,5%).

L’espansione sarebbe trainata dalla domanda interna e in particolare dagli investimenti, supportati dal miglioramento delle condizioni del mercato del credito e spinti dal rafforzamento della fase ciclica.

Anche i consumi privati sono attesi aumentare ad un tasso di crescita costante (+0,4% per tutti e tre i trimestri dell’orizzonte di previsione), sostenuti dalle condizioni favorevoli del mercato del lavoro e dall’aumento delle retribuzioni.

Le prospettive positive per l’economia mondiale dovrebbero sostenere la domanda estera, mentre il recente apprezzamento dell’euro potrebbe rappresentare un ostacolo alla crescita delle esportazioni. L’inflazione di fondo è prevista in lieve aumento.

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