Materie prime Agricole: la siccità impatta più della guerra

Il conflitto in Ucraina ha influito sui prezzi delle materie prime agricole, ma non è l’unico fattore da tenere in considerazione.

materie prime agricole

Anche se negli ultimi mesi i prezzi delle materie prime agricole siano complessivamente diminuiti, ci sono alcuni aspetti che sembrano andare in un’altra direzione.

Il grano, ad esempio, continua a rimanere sotto pressione dopo la proroga dell’accordo sui cereali tra Russia e Ucraina. L’accordo è stato prorogato di soli 60 giorni, un periodo molto più breve rispetto ai 120 giorni inizialmente concordati.

Nonostante Mosca continui a insistere sulla necessità di rimuovere gli ostacoli alle proprie esportazioni agricole, i mercati del grano stanno scambiando come se non vedessero un ulteriore rischio di risoluzione dell’accordo, dato che la Russia ha già accettato due volte una proroga nonostante le minacce di ritirarsi da esso.

Tuttavia, ci sono notizie a sostegno dei prezzi sul fronte dell’offerta; l’USDA ha abbassato le previsioni per il raccolto di grano statunitense nella stagione 2023/24 a causa della siccità in alcune regioni che ha compromesso la qualità delle piante di grano invernale in misura maggiore di quanto previsto in precedenza. Anche gli agricoltori argentini continuano a lottare contro le condizioni climatiche avverse che mettono a rischio la semina del grano.

Se le precipitazioni dei prossimi giorni rimarranno insufficienti, è probabile che le previsioni per il prossimo raccolto di grano vengano nuovamente riviste al ribasso. Tuttavia, l’istituto di ricerca russo IKAR ha rivisto al rialzo le previsioni per il raccolto russo di grano 2023/24, portandole da 84 a 86 milioni di tonnellate. Sebbene questa cifra sia notevolmente inferiore a quella della scorsa stagione, l’IKAR prevede comunque che le esportazioni rimangano più o meno allo stesso livello, dato che le strutture di stoccaggio rimangono ampiamente fornite.

I prezzi del cotone hanno registrato un rimbalzo dell’8,8% rispetto al mese precedente, grazie alle prospettive più ottimistiche contenute nel rapporto dell’USDA sulla produzione e sulla domanda e l’offerta di maggio. Il rapporto dell’USDA ha confermato che le scorte di cotone degli Stati Uniti sono più limitate di quanto previsto in precedenza.

Il raccolto statunitense del 2022 è stato ridotto di 210.000 bale (1 bale corrisponde a 225 kg) e le esportazioni statunitensi per l’annata agraria 2022 sono state aumentate di 400.000 bales da parte dell’USDA. Ciò ha ridotto di 600.000 bales scorte statunitensi per l’annata agraria 2023. L’USDA ha inoltre pubblicato le prime stime per la campagna 2023-24, che sono risultate più ottimistiche del previsto. L’uso/domanda mondiale per la campagna 2023 dovrebbe aumentare di 6,6 milioni di bale o del 6% rispetto alla campagna 2022. Allo stesso tempo, la produzione mondiale dovrebbe diminuire di 670.000 bale.

Lo zucchero ha continuato la sua traiettoria ascendente, aumentando del 4,7% rispetto al mese precedente. L’Organizzazione Internazionale dello Zucchero (ISO) prevede che l’eccedenza globale di zucchero scenderà di 852 tonnellate nel 2022/23, il 79% in meno rispetto alla stima precedente.

Le proiezioni sulla produzione totale di zucchero sono state abbassate a 177,4 milioni di tonnellate per il 2022/23, rispetto alle precedenti stime di 180,4 milioni di tonnellate, a causa della minore produzione di UE, India e Tailandia. Allo stesso tempo, l’ISO prevede un aumento del consumo globale a 176,5 tonnellate nel 2022/23, con un incremento di 233 kt rispetto alla stima precedente.

Commento a cura di Nitesh Shah, Head of Commodities & Macroeconomic Research di WisdomTree

Torna in alto