Economia italiana in ulteriore miglioramento nel 2018

Dal bollettino Economico 2018 elaborato da Bankitalia emerge un quadro positivo per l’economia italiana che nel 2018 è attesa in ulteriore miglioramento.

economia italiana pil 2018

Secondo le proiezioni di Bankitalia il PIL italiano che nel 2017 sarebbe aumentato dell’1,5% crescerebbe dell’1,4 nell’anno in corso e dell’1,2 nel biennio 2019‑2020 con l’economia spinta principalmente dalla domanda interna.

L’inflazione è prevista in leggero calo quest’anno, all’1,1% in media d’anno, dall’1,3 del 2017, per poi tornare a salire in modo graduale. Questo quadro presuppone il permanere di condizioni finanziarie accomodanti.

L’andamento del prodotto continuerebbe a dipendere dal sostegno delle politiche economiche espansive, ma in misura minore rispetto al passato.

Tra i rischi, restano rilevanti quelli che provengono dal contesto internazionale e dall’andamento dei mercati finanziari. Rispetto agli ultimi scenari previsivi si sono ridotti i rischi connessi con le condizioni del sistema creditizio e con un possibile acuirsi dell’incertezza di famiglie e imprese sull’intensità della ripresa in atto.

Nel quarto trimestre dello scorso anno, il prodotto interno lordo italiano sarebbe cresciuto attorno allo 0,4 per cento, confermando la tendenza favorevole dell’economia degli ultimi trimestri.

I sondaggi segnalano un ritorno della fiducia delle imprese ai livelli precedenti la recessione; indicano inoltre condizioni favorevoli per l’accumulazione di capitale, confermate dall’accelerazione della spesa per investimenti osservata nella seconda parte del 2017.

L’avanzo di conto corrente si è mantenuto elevato, contribuendo a un ulteriore miglioramento della posizione debitoria netta dell’Italia verso l’estero. Il numero di persone occupate è aumentato sia durante l’estate sia, secondo le indicazioni congiunturali più recenti, negli ultimi mesi dello scorso anno; le ore lavorate per occupato sono tuttavia ancora al di sotto dei livelli precedenti la crisi.

Sulla base dei contratti di lavoro rinnovati di recente, la dinamica salariale sebbene rimanga moderata mostra alcuni segnali di ripresa. La crescita dei prestiti alle famiglie è rimasta vivace e sono aumentati anche quelli alle imprese.

La qualità del credito bancario ha continuato a migliorare e il flusso di nuovi crediti deteriorati in proporzione ai finanziamenti è ora inferiore ai livelli registrati prima della crisi finanziaria globale.

A livello globale, l’espansione dell’attività economica resta solida e diffusa.

Nell’area dell’euro le prospettive di crescita sono ancora migliorate, ma l’inflazione rimane debole, frenata dalla dinamica salariale che si conferma moderata in molte economie dell’area.

Il Consiglio direttivo della BCE ha ricalibrato gli strumenti di politica monetaria, riducendo il ritmo degli acquisti di titoli, ma preservando, anche in prospettiva, condizioni monetarie molto espansive.

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