Consumatori e imprese, sale la fiducia

Migliora il sentiment di consumatori e imprese ad aprile. Cala invece nella manifattura e nel commercio.

trend fiducia di consumatori e imprese

In Italia la fiducia di consumatori e imprese è migliorata in aprile: l’indice composito di fiducia economica IESI è salito su un massimo dallo scorso luglio, a 110,5 da un precedente 110,1, mentre il morale dei nuclei famigliari si è portato, in linea con le attese, a 105,5 da 105,1.

Su base settoriale servizi (105,5 da 103,9, un massimo da giugno 2022) e costruzioni (164,2 da 159,1) sono risultati trainanti mentre la fiducia è calata nella manifattura (103 da 104,1, un minimo da due mesi) e nel commercio (113 da 115,7).

La flessione manifatturiera risulta diffusa tra i principali comparti con un peggioramento delle attese sulla produzione e un calo degli ordinativi domestici. In diminuzione su di un minimo da dicembre anche l’indice sul livello di output corrente, un possibile segnale che il sostegno offerto dal calo dei prezzi energetici non si è ancora manifestato sui settori più energivori mentre il resto della manifattura subisce una domanda che ancora stenta a riaccelerare.

Dopo la forte contrazione della produzione industriale registrato a fine 2022 un recupero dell’output resta probabile ma una significativa riaccelerazione nei prossimi mesi appare poco probabile.

Decisamente più positivo il quadro che emerge dall’indagine condotta nei servizi sostenuta dal turismo e dai servizi alle imprese a fronte di cali per trasporti e magazzinaggio, e informazione e comunicazione. Più sorprendente il deciso miglioramento registrato dalle costruzioni dove l’indice di fiducia è salito al secondo livello più alto dall’inizio delle rilevazioni.

I progressi risultano diffusi a tutti i comparti ma sono guidati dalla costruzione di edifici, suggerendo che il settore non sta ancora risentendo della restrizione finanziaria.

Infine, la correzione del commercio non appare particolarmente preoccupante benché significativa in quanto dopo il record storico del mese precedente un calo potrebbe essere fisiologico mentre l’indicatore rimane su livelli storicamente elevati.

In miglioramento per il secondo mese la fiducia dei consumatori grazie a giudizi più favorevoli sulla situazione economica generale e sulle attese personali. È rimasto sostanzialmente invariato il clima personale corrente su livelli comunque superiori a quelli registrati in media tra fine 2022 e inizio 2023. In calo anche le attese sulla disoccupazione, al livello più basso da luglio 2021, indicazione di un mercato del lavoro ancora solido.

Il recupero del morale delle famiglie dopo i minimi autunnali è incoraggiante ma la fiducia resta al di sotto dei livelli raggiunti prima dello scoppio del conflitto in Ucraina compatibilmente con una dinamica ancora piuttosto fiacca dei consumi privati nel 1° semestre dell’anno.

In sintesi, il miglioramento del morale di aprile nasconde una divergenza tra industria e servizi ma nel complesso offre spunti positivi per l’attività nel trimestre in corso.

Alla luce di una economia che stimiamo sostanzialmente stagnante nei primi tre mesi dell’anno, le indagini puntano verso una riaccelerazione della crescita del PIL nel 2° trimestre che prevediamo intorno allo 0,2% t/t.

Commento di Andrea Volpi, economista della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo

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