Aumento di capitale da 13 miliardi di euro per il gruppo Unicredit, cessione sofferenze e riduzione forza lavoro.
Aumento di capitale da 13 miliardi interamente garantito, cessione sofferenze e riduzione della forza lavoro per il gruppo Unicredit. L’assemblea straordinaria dei soci delibererà sull’operazione il 12 gennaio 2017. Jean Pierre Mustier, CEO del gruppo, ha dichiarato che l’aumento di capitale da 13 miliardi di euro è previsto entro la fine del primo trimestre del 2017.
Il gruppo svaluterà asset e crediti per 12,2 miliardi nel quarto trimestre dell’anno contestualmente ad un processo di riduzione del rischio che prevede una cartolarizzazione di 17,7 miliardi di sofferenze (Npl) di cui è prevista la cessione nel corso del piano strategico.
Allo stesso tempo Unicredit ha pianificato un 21% di riduzione della forza lavoro in Italia al 2019 (ulteriori 6.500 esuberi netti, per una riduzione totale netta dei dipendenti a tempo pieno di circa 14.000 unità, un quinto dei dipendenti.
Prevista la chiusura di 800 filiali con risparmi annui ricorrenti netti per 1,7 miliardi di euro dal 2019 e un rapporto costi/ricavi del Gruppo inferiore al 52% dal 2019.
Attesa una migliore redditività con Rote (return on tangible equity) superiore al 9% dal 2019 associata ad un politica di distribuzione dei dividendi cash compresa tra 20% e 50%. Al 2019 inoltre viene visto un costo del rischio del gruppo a 49 punti base, in calo di 40 punti base rispetto al 2015.
Il gruppo stima un target dell’utile al 2019 pari a 4,7 miliardi di euro, un rapporto tra costi e ricavi inferiore al 52%, un costo del rischio di 49 punti base, un ritorno sul capitale tangibile al 9% e un indicatore di solidità patrimoniale Cet1 fully loaded superiore al 12,5%, con una distribuzione cash superiore al 20%.