Tesla: arriva il test dei conti trimestrali

Dai conti del 2° trimestre 2021 di Tesla si capirà anche l’impatto delle tensioni con la Cina e del crollo delle quotazioni del Bitcoin.

Il prossimo 26 luglio Tesla rilascerà i conti del 2° trimestre 2021. L’azienda ha già rilasciato le consegne di veicoli per il periodo aprile-giugno 2021 segnando un nuovo record a dispetto della crisi che sta colpendo il settore dei semiconduttori.

tesla motors graficoNel dettaglio, l’azienda ha consegnato 201.250 veicoli, più dei 200.258 stimati da Refinitiv. Secondo alcuni analisti, il peggio per l’azienda di Palo Alto potrebbe essere passato, anche se i margini potrebbero venire impattati durante tutto quest’anno per via delle problematiche alla catena di approvvigionamento.

Per il trimestre appena trascorso, le previsioni vedono il gruppo dei veicoli elettrici segnare utili per azioni a 0,90 dollari, il 104,6% in più rispetto al medesimo periodo del 2020. I ricavi sono invece attesi a 11,39 miliardi di dollari: un incremento a/a dell’88,7%.

Dai conti del 2° trimestre 2021 si capirà anche l’impatto delle tensioni con la Cina e del crollo delle quotazioni del Bitcoin. Con riferimento al primo punto, è da segnalare come negli scorsi mesi nel Dragone si siano verificati numerosi richiami di vetture per diverse problematiche.

Questo ha messo la società sotto i riflettori dei regolatori e del pubblico. Oltre a questo, nel Paese asiatico sta incrementando la competizione delle aziende locali di veicoli elettrici. Per quanto invece riguarda la prima criptovaluta per capitalizzazione, lo scorso febbraio Tesla aveva rivelato un investimento da 1,5 miliardi di dollari.

La vendita di una quota del 10% di questa parte di portafoglio aveva consentito al gruppo di sostenere i ricavi nel 1° trimestre. La prova dei conti sarà quindi particolarmente importante per la società, che sta traendo beneficio dalla maggiore attenzione dei Governi verso la decarbonizzazione.

Dall’altro lato tuttavia la compagnia sta vedendo una crescente competizione a livello globale anche da parte delle società auto tradizionali, le pressioni da parte di Pechino e le problematiche alla catena di approvvigionamento dei semiconduttori.

Commento a cura del team Vontobel

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