Finale d’ottava all’insegna delle vendite a Piazza Affari. L’FTSE Mib cede il 3,18% e chiude a ridosso dei minimi di giornata. Il rapporto sull’occupazione Usa allerta i mercati sulle mosse della Fed.
Indicazioni negative sono inoltre giunte questa mattina dal fronte macro economico europeo ed in particolare dal dato sugli ordini all’industria tedesca che sono diminuiti dell’1,4% rispetto a giugno e dello 0,5% rispetto a luglio 2014, rivelandosi peggiori delle attese che erano per un calo, su base mensile, dello 0,6%.
In questo scenario l’FTSE Mib ha ceduto il 3,18% scivolando a 21472 punti.
Vendite sui bancari con Unicredit che ha lasciato sul campo il 4,93% a 5,595 euro%, Bca Mps il 4,80% a 1,803 euro, Intesa Sanpaolo il 4,68% a 3,14 euro, Banco Popolare il 4,42% a 14,93 euro, Bca Popolare Emilia Romagna il 4,41% a 7,58 euro, Mediobanca il 3,97% a 8,715 euro.
Male anche i titoli del risparmio gestito con Azimut che ha archiviato l’ottava in calo del 4,89% a 19,47 euro e, Mediolanum con un -4,12% a 6,75 euro.
Non è andata meglio per gli industriali. CNH Industrial ha ceduto il 4,05% a 6,64 euro, Finmeccanica il 3,68% a 11,78 euro, FCA il 2,94% a 12,20 euro.
Passando agli energetici Saipem ha chiuso gli scambi in flessione del 3,87% a 7,815 euro, Eni con un -2,36% a 14,45 euro, Enel con un -2,54% a 3,91 euro.