Inizia la rotazione settoriale dei portafogli a Wall Street, aumentano le probabilità di un rialzo dei tassi in dicembre.
Il nuovo presidente degli Stati Uniti è Donald Trump. Con il superamento della soglia dei 270 grandi elettori* il Tycoon ha avuto la meglio sulla rivale Hillary Clinton, aggiudicandosi la presidenza della prima economia del mondo.
La notizia inizialmente ha spiazzato i mercati, con una prima reazione che ha fatto impennare le quotazioni dell’oro (salito oltre i 1.337 $ per oncia, massimi dal 27 settembre scorso) e crollare Futures e indici azionari.
Passato il momento iniziale di incertezza, gli operatori globali hanno cominciato a ragionare sui potenziali risvolti delle politiche economiche di Trump sull’economia a stelle e strisce. Molti analisti* ritengono che gli stimoli fiscali promessi in campagna elettorale potrebbero favorire una migliore redditività delle aziende Usa, incoraggiare i consumi della classe media e favorire una nuova spinta inflazionistica.
In tal senso, i rialzi registrati dagli indici Usa, con il Dow Jones che il 10 novembre ha aggiornato i massimi storici toccando i 18.873,66 punti*, sono stati favoriti dall’inizio di un processo di rotazione settoriale dei portafogli: i titoli dei settori più tradizionali, quali ad esempio quelli del comparto petrolifero e delle costruzioni, appaiono favoriti rispetto a quelli del comparto tecnologico, trainato al rialzo negli ultimi anni dalle politiche economiche di Obama.
Gli esperti delle principali banche d’affari internazionali* hanno inoltre posto l’accento sulle possibili variazioni della politica monetaria Usa, con Trump che durante la campagna elettorale ha criticato a più riprese la gestione di Janet Yellen. Forti movimenti si sono registrati sulle probabilità di rialzo dei tassi in dicembre, con l’incremento del costo del denaro attualmente non più scontato. Nel lungo periodo il mercato tuttavia ha iniziato a prezzare una politica monetaria meno espansiva.
Analisi tecnica
La settimana scorsa ha visto l’ascesa di Donald Trump alla carica di presidente degli Usa e, a Wall Street, il Dow Jones Industrial aggiornare i massimi storici a 18.873 punti, giovedì 10 novembre. Dal punto di vista tecnico il movimento rialzista è stato innescato dalla violazione della trendline dinamica espressa sul grafico giornaliero con i top decrescenti del 15 agosto e 10 ottobre.
Questo segnale è stato confermato nelle due sedute successive, nelle quali il basket ha rotto le resistenze statiche di area 18.350 punti. Con l’aggiornamento dei nuovi top storici rimane ora da valutare la capacità dell’indice di mantenere questa impostazione rialzista. Eventuali test di cambio di stato verso area 18.670 punti favorirebbero la costruzione di nuove posizioni in acquisto che avrebbero come obiettivo di medio termine i 19.000 punti.
Da monitorare la tenuta del sostegno a 18.350 punti, sotto il quale le quotazioni potrebbero ripiegare ancor più al ribasso con obiettivo a 18.000 punti.
(*Tutte le date e i dati numerici nel testo di cui sopra sono tratti da Bloomberg).
Commento a cura del gruppo Vontobel