Profondo rosso a Piazza Affari, FTSE Mib -1,77%

Sessione infrasettimanale a due velocità a Piazza Affari. Dopo il via libera del Bundestag al piano di salvataggio della Grecia i dati Usa su inflazione e scorte di petrolio affossano le borse.

Archiviato il voto favorevole del Bundestag sul terzo piano di aiuti alla Grecia da €86 miliardi circa su tre anni (454 voti a favore, 113 contrari e 18 astenuti su un totale di 558 votanti – 631 i seggi in Parlamento) l’FTSE Mib risente, al pari delle altre borse europee, dell’andamento negativo di Wall Street, penalizzata dall’inaspettato rialzo delle scorte settimanali di petrolio e dal dato sull’inflazione di luglio cresciuta dello 0,1% rispetto al +0,2% previsto.

Questa sera è attesa la pubblicazione dei verbali dell’ultima riunione della Fed con l’attenzione degli operatori che si focalizzerà su eventuali riferimenti al “quando” ed al “se” ci sarà a settembre il primo rialzo del costo del danaro.

A Piazza Affari l’indice FTSE Mib ha chiuso gli scambi in flessione dell’1,77% a 22.975 punti.

Contrastati i bancari: Mps ha ceduto lo 0,41% a 1,933 euro, Banco Popolare ha guadagnato lo 0,55% a 16,25 euro, Popolare dell’Emilia Romagna ha chiuso in progresso dello 0,43% a 8,15 euro, Ubi Banca ha messo a segno un +0,48% a 7,39 euro, Banca Popolare Milano ha guadagnato lo 0,10% a 0,995 euro, Intesa Sanpaolo è arretrato dell’1,68% a 3,402 euro, Unicredit ha perso lo 0,88% a 6,185 euro.

Vendite sui titoli del lusso con Tod’s che ha ceduto il 3,09% a 86,35 euro, Luxottica è arretrata del 2,74% a 63,70 euro, Salvatore Ferragamo ha lasciato sul parterre il 3,08% a 27 euro.

Male i petroliferi con Eni in calo del 2,99% a 14,93 euro, Saipem ha ceduto l’1,05% a 7,505 euro, Tenaris ha chiuso gli scambi con un -2,30% a 11,47 euro.

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