Il piano Enel 2017-2019 introduce la digitalizzazione e l’attenzione al cliente per accelerare la creazione di valore per gli azionisti.
Il piano Enel prevede di generare nel periodo 2017-2019 un EBITDA di crescita complessivo di 4 miliardi di euro, con incrementi nei seguenti settori:
– reti: gli investimenti per la crescita dovrebbero raggiungere circa 6 miliardi di euro in tre anni, di cui circa 4 miliardi per la digitalizzazione degli asset
– rinnovabili: prevista la realizzazione di una capacità aggiuntiva di 6,7 GW nei prossimi tre anni, comprensiva sia degli asset gestiti che di quelli consolidati.
– retail: atteso un aumento dell’EBIDTA del 20% a 3 miliardi di euro nel 2019, in crescita di più del 40% rispetto al piano precedente, con i clienti sul mercato libero che dovrebbero quasi raddoppiare a seguito della fine del mercato regolato in Italia e della ulteriore liberalizzazione attesa in America Latina.
Il piano Enel 2017-2019 in sintesi:
– Digitalizzazione: investimento di 4,7 miliardi di euro per digitalizzare gli asset, l’operatività e i processi del Gruppo e potenziare la connettività, con l’obiettivo di generare un incremento cumulato dell’EBITDA per 1,6 miliardi di euro tra il 2017 e il 2019
– Attenzione al cliente: migliorare il servizio al cliente per preservare e far crescere l’asset più importante di Enel, il suo portafoglio di oltre 60 milioni di clienti finali, con l’obiettivo di generare 3 miliardi di euro di EBITDA nel 2019
– Efficienza operativa: obiettivo di risparmi per 1 miliardo di euro nel 2019 rispetto al 2016, con un incremento di 500 milioni di euro rispetto al piano precedente, principalmente attraverso una riduzione dei costi operativi sostenuta dalla digitalizzazione
– Crescita industriale: fortemente centrata sui business delle reti e delle fonti rinnovabili; in tale ultimo settore prevista l’introduzione di un modello di business a minore intensità di capitale, denominato “BSO” (“Build, Sell and Operate”)
– Semplificazione: razionalizzazione della struttura a livello Paese in tutte le geografie di presenza del gruppo, in particolare in America Latina e nelle rinnovabili
– Gestione attiva del portafoglio: aumento a 8 miliardi di euro rispetto ai precedenti 6 miliardi dell’obiettivo di rotazione degli asset, con un target rolling su base triennale. Opzione di attivazione di un programma di acquisto di azioni proprie fino a 2 miliardi di euro, che sarà presentata
all’Assemblea annuale degli azionisti di Enel nel 2017
– Remunerazione degli azionisti: incremento del pay-out al 65% sull’utile netto ordinario consolidato dell’esercizio 2017, rispetto al 60%, e al 70% sull’utile netto ordinario consolidato degli esercizi 2018 e 2019. Con riferimento ai risultati dell’esercizio 2017 si prevede che Enel pagherà l’importo più elevato tra:
a) un dividendo minimo di 0,21 euro per azione;
b) un dividendo per azione basato sull’indicato pay-out del 65%.
Francesco Starace, amministratore delegato e direttore generale di Enel, ha dichiarato: “All’inizio del 2015 abbiamo presentato la nostra strategia di trasformazione e lo scorso anno, in questo periodo, ne abbiamo aggiornato i contenuti prevedendo un raggiungimento accelerato dei relativi obiettivi. Da allora abbiamo superato gli obiettivi che ci eravamo posti e, con un anno di anticipo, possiamo adesso implementare ulteriormente la nostra strategia. Grazie alla spinta del modello di business sostenibile che abbiamo creato e che sta dando i suoi frutti, Enel è ora dotata di un’organizzazione più focalizzata, efficiente e remunerativa.”