Nuovo ossigeno alle banche dell’eurozona con l’estensione temporale del Qe. La Bce ha sorpreso in positivo i mercati.
Potenziamento del Qe in atto o tapering velato? E’ questa la domanda che si pongono i mercati dopo la riunione della Banca centrale europea di giovedì scorso, seguita da una conferenza stampa in cui il presidente dell’istituto Mario Draghi ha cercato in tutti i modi di convincere gli investitori che nessun dossier sul tema è al momento in discussione dalle parti di Francoforte.
Che si tratti di una o dell’altra ipotesi, la Bce ha sorpreso in positivo i mercati, che hanno accolto l’annuncio con rialzi generalizzati. Gli analisti infatti si aspettavano un aumento dello schema di acquisti per 525 miliardi di euro*, mentre il quantitativo aggiuntivo che l’Eurotower riverserà nel sistema finanziario fino a dicembre 2017 è pari a 540 miliardi di euro*.
Gli esperti al momento ritengono che l’estensione temporale del Qe comporterà una migliore trasmissione della politica monetaria verso il settore finanziario. Ossigeno per gli istituti di credito dell’Eurozona, già impegnati in vasti programmi di riorganizzazione per migliorare la struttura operativa dei bilanci e quindi rilanciare la redditività.
“Fra gli istituti maggiormente attivi in tal senso figurano quelli italiani, con sullo sfondo la delicata situazione del Monte dei Paschi di Siena. Sull’istituto senese sono puntati i riflettori di tutto il settore creditizio perché, dopo l’accantonamento della “soluzione di mercato”, ora gli investitori si interrogano su quale possa essere la strada che Roma e Francoforte decideranno di intraprendere per la risoluzione di un caso che avrebbe ricadute anche dal punto di vista politico“, ha commentato Heiko Geiger, Head of Public Distribution Europe di Vontobel Investment Banking.
In questo quadro proseguono gli sforzi di UniCredit, che martedì 13 annuncerà a Londra l’entità dell’aumento di capitale, che gli analisti stimano di almeno 10 miliardi*. Nel frattempo la banca italiana sta lavorando alacremente al rafforzamento della struttura di capitale. L’istituto guidato da Jean Pierre Mustier ha infatti completato la cessione del 32,8%* di Bank Pekao incassando 2,4 miliardi di euro*, cui si sono aggiunti 3,54 miliardi di euro* con la cessione di Pioneer.
Analisi Tecnica
Il mese di dicembre è iniziato bene per l’Eurostoxx Banks, il cui quadro tecnico è migliorato ulteriormente confermando le indicazioni giunte a novembre. Il segnale di acquisto principale è stato generato con la violazione della resistenza statica di area 108,5 punti, corroborato successivamente dalla violazione della resistenza dinamica espressa con i minimi crescenti del 9 febbraio e 7 aprile 2016. Con questo movimento il basket si è portato sui massimi dal 13 gennaio 2016. Date queste premesse è possibile strutturare strategie rialziste che avrebbero punto d’ingresso su ritorni in area 114 punti e target a 120 punti. Chiudere la posizione su ribassi oltre i 112,5 punti. Una inversione del trend rialzista si potrebbe avere invece con un ritorno sotto il livello statico a 108 punti. In tal caso un primo obiettivo sarebbe rappresentato da area 102-100 punti mentre il punto di uscita è individuato a 110 punti.
(Tutte le date e i dati numerici nel testo di cui sopra sono tratti da Bloomberg).
Commento a cura del team Vontobel