La transizione energetica nel settore assicurativo

Tra i tanti settori che negli anni hanno acquisito un ruolo da protagonista nei processi di transizione energetica, troviamo anche il settore assicurativo.

transizione energetica Italian Insurtech AssociationIl tema della transizione energetica è molto popolare e centrale all’interno delle strategie di business di molti settori. Per contrastare l’avanzata della crisi climatica, infatti, si stanno moltiplicando sempre di più i programmi orientati verso una piena trasformazione sostenibile delle imprese.

Quando si parla di transizione energetica si fa riferimento ad un vero e proprio processo da svolgere: da un modello di produzione di energia che sfrutta le fonti fossili non rinnovabili ad un modello più sostenibile.

Le principali fonti di energia che per tantissimi anni sono state sfruttate dalle imprese statali e private sono diverse, a partire dal petrolio fino al gas naturale e al carbone. Le fonti rinnovabili, invece, che negli ultimi anni prendono spazio all’interno dei progetti sostenibili, sono il fotovoltaico, l’eolico e il geotermico.

Un progetto sostenibile che rispetta i principi chiave della transizione energetica, però, non si ferma solo alla sostituzione delle fonti di energia. Una vera transizione apporta una vera e propria rivoluzione anche nelle modalità di produzione, distribuzione e nell’impiego dell’energia prodotta. Negli ultimi anni, poi, la transizione energetica ha acquisito anche un grande potere: rivoluzionare il modo di fare economia.

In questo articolo vedremo nel dettaglio come è possibile seguire un progetto di transizione energetica nel settore assicurativo, con l’esempio dell’Italian Insurtech Association e il suo presidente Simone Ranucci Brandimarte.

Il ruolo delle compagnie assicurative nell’ambito della transizione energetica

Come accennato, tanti sono i settori che negli anni hanno acquisito un ruolo da protagonista nei processi di transizione energetica. Tra questi troviamo anche il settore assicurativo: basti pensare che solo le assicurazioni USA ed europee spendono annualmente più di 600 miliardi di dollari in industrie fossili. Un dato che negli anni ha contribuito alla lenta distruzione dell’ambiente. Per questo motivo, negli ultimi anni è stato necessario approntare un cambio radicale di prospettiva.

Tante sono le nuove azioni sostenibili svolte da alcune delle grandi società assicurative globali, per favorire i progetti sostenibili e la transizione energetica. Un grande esempio è stato dato dall’AIA Group, il maggiore gruppo assicurativo asiatico, che ha affermato di voler realizzare un progetto significativo in ambito ecologico attraverso l’attuazione di politiche di sostegno alla transizione energetica.

Tra i numerosi progetti sostenibili attivi e di successo realizzati dalle compagnie assicurative italiane, troviamo la promozione della crescita economica sostenibile effettuata da Italian Insurtech Association e il suo presidente Simone Ranucci Brandimarte, che hanno abbracciato gli obiettivi descritti nell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e realizzato un nuovo prodotto dedicato interamente ai soci dell’IIA.

I progetti sostenibili delle compagnie assicurative

La compagnia Italian Insurtech Association, come accennato, si fa promotrice dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e ha concentrato tutte le attenzioni sulle attività mirate al raggiungimento dei Social Development Goals.

Attraverso il progetto Ecomate, l’attenzione ricade in particolar modo sulla riduzione della povertà e della disuguaglianza di genere, attraverso attività finalizzate alla promozione di una crescita economica sostenibile, duratura e inclusiva.
Ecomate è un progetto finalizzato alla promozione di software messi a disposizione dei soci IIA, una suite che include tutti i prodotti necessari per poter integrare i processi di sostenibilità all’interno di un’azienda.

Un altro esempio di progetto sostenibili realizzato e promosso dal settore assicurativo, riguarda l’azione di Insure Our Future, una campagna promozionale permanente realizzata da una rete di diverse realtà associative, assieme ad ONG e associazioni ambientali come Greenpeace e Re:Common.

Questo grande progetto che dura negli anni ha l’obiettivo di favorire la transizione energetica e ostacolare la proliferazione di carbone, gas e petrolio attraverso un modello energetico sostenibile che comprende: il blocco delle polizze che assicurano le industrie fossili e il disinvestimento di queste ultime, insieme agli investimenti a favore di economie low-carbon e così via.

Il futuro della transizione energetica

L’Agenzia Internazionale dell’Energia (AIE) ha elaborato uno scenario di sviluppo sostenibile che potrà realizzarsi nei prossimi mesi e anni. Rispettando gli Accordi di Parigi sul clima, la percentuale di energia elettrica prodotti da fonti rinnovabili, in futuro, dovrà raggiungere il 59%.

Il settore dell’energia e tutti i settori economici collegati ad esso mediante progetti sostenibili intendono accelerare 3 percorsi chiave:

  • Decarbonizzazione, attraverso la sostituzione con fonti di energia rinnovabile per abbattere le emissioni di CO2 e attraverso il passaggio ad un’economia a basso tasso di carbonio;
  • Elettrificazione, un elemento fondamentale per massimizzare l’uso di energia rinnovabile;
  • Digitalizzazione, attraverso l’utilizzo dell’Internet of Things, di sistemi Cloud e sfruttando l’Intelligenza Artificiale per operare nel campo dell’efficienza energetica e nell’utilizzo dell’energia intelligente.

Tre aspetti che, insieme, guideranno i nuovi progetti di transazioni energetica del futuro e i progetti attualmente in corso, per consentire alle generazioni future di vivere in un ambiente più sano.

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