
Lo Strategist’s Corner di Robert Almeida, Portfolio Manager e Global Investment Strategist dal titolo: “Il paradigma cambia, ma la liquidità è destinata a restare”.
Il documento si focalizza sull’indebitamento del governo statunitense e come gli investitori potrebbero sottovalutarne il potenziale impatto futuro sull’economia.
L’esperto afferma che è iniziato un nuovo ciclo del capitale con investimenti fissi tangibili in crescita (seppure con un rischio di prematura interruzione o non essere sufficienti a ridurre l’onere debitorio).
Almeida crede vi siano tre cambiamenti importanti con cui imprenditori e investitori dovranno confrontarsi:
In primo luogo, anche in presenza di un possibile taglio dei tassi da parte della Fed, i costi di finanziamento a lungo termine resteranno elevati, poiché la nuova dinamica economica tende a mantenere stabili – o persino in crescita – i rendimenti dei Treasury decennali.
In secondo luogo, i costi complessivi del fare impresa si sono strutturalmente innalzati: non solo il capitale, ma anche beni e risorse risultano più costosi rispetto al decennio passato, complice la combinazione di politiche industriali e nuova attività economica. Al tempo stesso, l’accelerazione tecnologica ha intensificato la concorrenza, costringendo le aziende a investire di più in innovazione e relazioni con i clienti.
Infine, la combinazione di tassi più alti e costi crescenti potrebbe comprimere i margini di profitto, amplificando la distanza tra imprese e settori. A emergere saranno le realtà capaci di offrire prodotti o servizi indispensabili e con potere di pricing, mentre quelle prive di leve competitive rischiano di deludere le attese di utili in un contesto privo di tassi bassi e manodopera a buon mercato.