La variazione acquisita del Pil italiano per il 2016 è pari a +0,9%. Bene industria e servizi, segno meno per l’agricoltura.
Nel terzo trimestre del 2016 il prodotto interno lordo (PIL) è aumentato dello 0,3% rispetto al trimestre precedente e dell’1% nei confronti del terzo trimestre del 2015. La stima preliminare diffusa il 15 novembre scorso aveva rilevato lo stesso aumento congiunturale dello 0,3% e una crescita tendenziale dello 0,9%.
La variazione acquisita per il 2016 è pari a +0,9%.
Rispetto al trimestre precedente, i principali aggregati della domanda interna hanno registrato un aumento, con una crescita dello 0,2% dei consumi finali nazionali e dello 0,8% degli investimenti fissi lordi. Le importazioni sono aumentate dello 0,7% e le esportazioni dello 0,1%.
La domanda nazionale al netto delle scorte ha contribuito alla crescita del PIL per 0,3 punti percentuali (0,1 i consumi delle famiglie e delle Istituzioni Sociali Private, 0,0 la spesa della Pubblica Amministrazione e 0,1 gli investimenti fissi lordi). Anche la variazione delle scorte ha contribuito positivamente alla variazione del PIL per 0,1 punti percentuali, mentre l’apporto della domanda estera netta è stato negativo per 0,1 punti percentuali.
L’Istat ha rilevato andamenti congiunturali positivi per il valore aggiunto sia dell’industria (+0,8%) sia dei servizi (+0,1%), mentre quello dell’agricoltura segna un calo dell’1,5%.