BCE: i punti chiave della riunione del 13 settembre 2018

La BCE intende reinvestire il capitale rimborsato sui titoli in scadenza finché sarà necessario per mantenere condizioni di liquidità favorevoli e un ampio grado di accomodamento monetario.

mario draghi bce qe

Nella riunione di giovedì 13 settembre 2018 il Consiglio direttivo della Banca centrale europea (BCE) ha deciso che i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale rimarranno invariati rispettivamente allo 0,00%, allo 0,25% e al -0,40%.

Il Consiglio direttivo si attende che i tassi di interesse di riferimento della BCE si mantengano su livelli pari a quelli attuali almeno fino all’estate del 2019 e in ogni caso finché sarà necessario per assicurare che l’inflazione continui stabilmente a convergere su livelli inferiori ma prossimi al 2% nel medio termine.

Quanto alle misure non convenzionali di politica monetaria, la Bce continuerà a effettuare acquisti netti nell’ambito del programma di acquisto di attività (PAA) all’attuale ritmo mensile di 30 miliardi di euro sino alla fine di questo mese.

Dopo settembre 2018 il ritmo mensile degli acquisti netti di attività verrà ridotto a 15 miliardi di euro sino alla fine di dicembre 2018.

Se i dati più recenti confermeranno le prospettive di inflazione a medio termine, gli acquisti netti giungeranno a termine.

Il Consiglio direttivo intende reinvestire il capitale rimborsato sui titoli in scadenza nel quadro del PAA (programma ampliato di acquisto di attività) per un prolungato periodo di tempo dopo la conclusione degli acquisti netti di attività e in ogni caso finché sarà necessario per mantenere condizioni di liquidità favorevoli e un ampio grado di accomodamento monetario.

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