Greggio sotto pressione, aumento della produzione in vista?

Sembra che non si raggiungerà un accordo per la riduzione delle quote di produzione del greggio in vista del meeting del 30 novembre.

greggio sotto pressione aumento produzione in vistaL’inizio del mese di novembre ha portato un significativo deterioramento nel mercato del petrolio. Le spinte ribassiste sul prezzo del barile sono aumentate a causa della maggior pressione che ha caratterizzato il lato dell’offerta e i Paesi membri dell’Opec non sembrano in grado di poter raggiungere un accordo per la riduzione delle quote di produzione del greggio in vista della riunione di Vienna in calendario il prossimo 30 novembre.

Criticità cui si è poi aggiunto il forte incremento delle scorte negli Stati Uniti. I numeri diffusi dall’Agenzia energetica statunitense (Eia) hanno evidenziato un balzo di 14,4 milioni di barili di greggio al giorno*, cifra decisamente superiore rispetto agli 1,6 milioni* stimati dagli analisti consultati da Bloomberg.

Questi eventi hanno causato una forte discesa delle quotazioni del Wti che, per la prima volta da inizio settembre, è tornato a quotare sotto i 45 dollari al barile*. Evidenze avvalorate dai dati della Us Commodity Futures Trading Commission (CFTC), secondo cui le scommesse rialziste sul future quotato a New York sono diminuite dell’8%*, rispetto ai precedenti massimi da oltre due anni. Le prospettive per l’ultimo scampolo di 2016 e il primo quarto di 2017 non sono migliori.

L’Eia infatti stima che fra il mese in corso e marzo 2017 la produzione giornaliera di barili di petrolio negli Usa sia destinata ad aumentare di circa il 6%*, dinamica che sommandosi ad un maggior flusso proveniente dai Paesi medio-orientali dovrebbe tenere il prezzo del Wti al di sotto dei 50$ al barile* per tutta la prima parte del prossimo anno. Cenni di un rialzo si dovrebbero registrare solamente nell’ultima parte del 2017*.
*Fonte dati: Bloomberg, CFTC,EIA
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Analisi tecnica
Il mese di novembre è iniziato male per i prezzi del Wti. Le quotazioni del relativo future veleggiano in un’area dove transita il prolungamento della trendline ribassista ottenuta con i top decrescenti del 19 agosto e 8 settembre. Con questo movimento è stato concluso il test di cambio di stato di questa ex resistenza dinamica. La discesa sembra aver accelerato dopo l’importante violazione della trendline di lungo periodo tracciata sul grafico giornaliero con i minimi crescenti dell’11 febbraio e 16 settembre.

Partendo da questi presupposti è possibile strutturare strategie ribassiste di lungo termine che avrebbero punto d’ingresso a 45 $ e obiettivo finale a 41 $. Invertire la strategia in caso di rialzi superiori ai 46 $. Per posizionamenti in acquisto sul breve termine invece si potrebbe valutare un ingresso in area 42,80-43 $ con obiettivo a 44,50 $. Chiudere la posizione su violazioni del sostegno statico a 42,70 $.

Commento a cura del Team Vontobel Certificati

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