Banche centrali: gli appuntamenti di rilievo

A settembre l’attenzione dei mercati si focalizzerà sulle riunioni delle banche centrali. Si comincia con il Canada per proseguire con la Bce, la Boe e infine la Fed.

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A settembre gli investitori concentreranno l’attenzione sulle riunioni delle banche centrali.

Il primo board a riunirsi sarà quello del Canada, mercoledì 5. I tassi di interesse sono stati alzati lo scorso luglio all’1,5%, tuttavia l’istituto potrebbe decidere per un ulteriore innalzamento già ad ottobre prossimo.

In Europa più che per i tassi, che resteranno sui livelli attuali almeno per un altro annetto, c’è attesa per la manovra di azzeramento del programma di quantitative easing che per la Bce inizierà entro la fine di quest’anno. Il meeting del board della Bce è previsto giovedì 13 settembre.

Bank of England, la cui riunione è prevista giovedì 13 settembre, ha alzato ad agosto i tassi di interesse allo 0,75% dallo 0,5%, al di sopra del livello di emergenza introdotto dopo la crisi finanziaria, nonostante i crescenti timori sull’impatto economico dell’uscita dall’Ue della Gran Bretagna senza un accordo.

È probabile che eventuali aumenti futuri del costo del danaro avverranno ad un ritmo graduale e in misura limitata.

Il 26 settembre sarà la volta della Fed, la banca centrale statunitense. Le aspettative sono per un ulteriore aumento del costo del denaro che potrebbe concretizzarsi un paio di volte entro la fine del 2018 considerato che l’economia Usa continua a crescere.

Ricordiamo che la Fed ha aumentato il costo del denaro di un quarto di punto a giugno nel range 1,75%/2,00%, la seconda stretta da quando Jerome Powell ha preso il posto di Janet Yellen, e la settima dal 2015, quando l’istituto ha iniziato il ciclo di rialzo dei tassi di interesse.

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