Future FTSE Mib: sequenza di 5 massimi consecutivi crescenti

Si rileva sul Future FTSE Mib la formazione di una nuova figura tecnica rialzista che lascia ipotizzare la continuazione dell’up-trend, bene i maggiori oscillatori di riferimento.

Chiusura in denaro per il future FTSE Mib che archivia la sessione di giovedì 20 ottobre in crescita dello 0.47% a quota 17075. Scaturita una sequenza di 5 massimi consecutivi crescenti. Si rileva inoltre la formazione di una nuova figura tecnica rialzista (high2 minore di high1, high1 minore di high, low2 minore di low1, low1 minore di low, close maggiore di close1, close1 maggiore di close2).

Il quadro tecnico presenta quindi un’impostazione molto positiva che lascia ipotizzare la continuazione del rialzo. Non sono esclusi tuttavia movimenti al ribasso ed un test delle prime aree di supporto giornaliere. Bene i maggiori oscillatori di riferimento che confermano la tendenza attualmente in essere. Si riscontra anche una sequenza di 5 sedute positive consecutive.

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Medie Mobili
I prezzi stazionano al di sopra della media mobile a 14 periodi, ora in transito per area 16529.
Volumi
Dall’analisi volumetrica si riscontra un aumento degli scambi rispetto alla sessione precedente.


Supporti e Resistenze
Performance a 7, 15 e 30 sedute. Supporti, Resistenze e Pivot Point per l’operatività intraday aggiornati al close del 20/10/2016.

Performance: 7 sedute= +4.08% – 15 sedute= +4.39% – 30 sedute= -0.48%
Resistenze: R1= 17155 – R2= 17240 – R3= 17460
Pivot Point: 17020
Supporti: S1= 16935 – S2= 16800 – S3= 16580


Attesi movimenti al rialzo sopra area 17115 per il test di area 17240 prima e 17360 poi, livello dove è presumibile un ritorno dei venditori. Il superamento di tale soglia potrebbe preludere a nuovi target individuabili in area 17615.

Prevista fase di debolezza sotto area 16980 per una verifica di area 16880 prima e 16800 poi, livello dove è lecito attendersi un ritorno dei compratori. L’infrazione di tale soglia potrebbe preludere a nuovi target individuabili in area 16580.

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