FTSE Mib sale in attesa del verdetto di Fitch

Chiusura positiva per l’FTSE Mib che, archiviata la decisione di ieri della Bce sui tassi di interesse, resta in attesa dell’annuncio di Fitch sul rating sovrano italiano. L’indice guadagna lo 0,53%.

piazza affari ftse mib

Finale d’ottava positivo per l’FTSE Mib che archiviata la decisione della Bce di lasciare invariati i tassi di interesse allo 0,05% lasciando presagire che l’annuncio sul rafforzamento e l’estensione del piano di quantitative easing (QE) oltre settembre del 2016 verrà fatto nel meeting del 3 dicembre prossimo, prosegue nell’ascesa spingendosi fino in area 22874 per poi chiudere gli scambi un po’ più in basso a 22736 punti, in progresso dello 0,53%.

L’attenzione dei mercati si sposta adesso sui dati preliminari di ottobre relativi al Pmi di Germania, Francia e zona euro e, per quanto riguarda l’Italia, su Fitch che a mercati chiusi si esprimerà sul rating sovrano italiano, attualmente BBB+ con outlook stabile.

L’ultimo intervento dell’agenzia sull’Italia risale all’aprile del 2014, quando l’outlook fu portato a stabile da negativo. Il prossimo pronunciamento sull’Italia sarà quello di S&P, in calendario il 13 novembre.

Gli acquisti hanno vivacizzato in particolar modo la seduta di Azimut che ha messo a segno un rialzo del 5,79% ed una chiusura a 21,93 euro, di Telecom Italia (+5,35% a 1,143 euro), Ferragamo (+4,38% a 24,06 euro), Moncler (+3,38% a 14,70 euro), Buzzi (+3,36% a 16,01 euro), Mediolanum (+2,71% a 7,39 euro), per citare le performance più significative.

In controtendenza UBI Banca che ha chiuso in calo dell’1,19% a 7,065 euro, Eni con un -1,15% a 15,53 euro, Unicredit (-1,06% a 6,065 euro), Intesa Sanpaolo (-0,74% a 3,216 euro), Bca Pop. Emilia Romagna (-0,71% a 7,65 euro) e Bca Mps che ha perso lo 0,36% a 1,674 euro).

Torna in alto