Fatturato industria gennaio 2016 +1%, ordinativi +0,7%

Per il fatturato l’incremento più rilevante si registra nella fabbricazione di mezzi di trasporto, per gli ordinativi nella fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica.

industria italiana produzioneA gennaio il fatturato dell’industria, al netto della stagionalità, registra un incremento dell’1% rispetto a dicembre 2015, con variazioni positive sia sul mercato interno (+1,2%) sia su quello estero (+0,4%). Nella media degli ultimi tre mesi, l’indice complessivo diminuisce dello 0,6% rispetto ai tre mesi precedenti (-0,8% per il fatturato interno e -0,4% per quello estero). Corretto per gli effetti di calendario (i giorni lavorativi sono stati 19 contro i 20 di gennaio 2015), il fatturato totale segna un calo tendenziale dello 0,3%, sintesi di una flessione dello 0,6% sul mercato interno e un incremento dello 0,3% su quello estero.

Gli indici destagionalizzati del fatturato registrano incrementi congiunturali per i beni strumentali (+1,6%), i beni di consumo (+1,0%) e i beni intermedi (+0,8%), mentre segna una diminuzione per l’energia (-1,8%).

L’indice grezzo del fatturato cala, in termini tendenziali, del 3,3%: il contributo più ampio a tale flessione viene dalla componente interna dei beni intermedi.

Per il fatturato l’incremento tendenziale più rilevante si registra nella fabbricazione di mezzi di trasporto (+13,9%), mentre la maggiore diminuzione riguarda la fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-11,2%).

Per gli ordinativi totali, si registra un incremento congiunturale dello 0,7%, con variazioni positive per gli ordinativi interni (+0,6%) e per quelli esteri (+0,8%).

Nel confronto con il mese di gennaio 2015, l’indice grezzo degli ordinativi segna un aumento dello 0,1%. L’incremento più rilevante si registra nella fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica, apparecchi elettromedicali (+24,6%), mentre la flessione maggiore si osserva nella metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (-6,4%). E’ quanto comunicato dall’Istat. La prossima diffusione è prevista il 22 aprile 2016.

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