Balza l’utile netto di Exor nel primo semestre 2015. L’Ue ha approvato oggi l’accordo di cessione di Cushman & Wakefield da Exor a Dtz.
Il miglioramento dell’utile deriva dall’incremento della quota nel risultato delle partecipate per 90,9 milioni e da maggiori dividendi incassati per 3,4 milioni, parzialmente compensati dall’incremento degli oneri finanziari netti per 23,4 milioni e degli altri oneri non ricorrenti per 3,4 milioni, nonchè da altre variazioni nette negative per 6,7 milioni.
Al 30 giugno il patrimonio netto consolidato attribuibile ai soci della controllante è ammontato a 8,548 mld ed evidenzia un incremento netto di 553 mln rispetto al dato di fine 2014, pari a 7,995 mld.
In lieve flessione il net asset value, sceso al 30 giugno 2015 a 12,878 miliardi di euro dai 13,334 miliardi di fine marzo, e la posizione finanziaria netta, positiva per 132,8 milioni di euro, ha registrato una riduzione di 429,7 milioni rispetto alla 31 dicembre 2014.
Relativamente alle plusvalenze derivanti dalle cessioni, l’Ue ha approvato oggi l’accordo di cessione di Cushman & Wakefield da Exor a Dtz, società partecipata dal fondo di private equity Tpg, che darà vita a una delle più grandi società al mondo nel settore dell’intermediazione e dei servizi immobiliari.
A C&W saràriconosciuto un enterprise value complessivo pari a 2,042 miliardi di dollari. In funzione della partecipazione pari al 75% fully diluted, Exor incasserà 1,278 miliardi di dollari, con una plusvalenza di circa 722 milioni.