L’economia globale migliora, ma le prospettive restano incerte

Migliora l’economia globale. L’Italia continuerà a crescere nel prossimo triennio. La BCE ha esteso la durata del quantitative easing.

crescita economia globaleLe condizioni dell’economia globale sono leggermente migliorate, ma effetti sfavorevoli potrebbero derivare dall’adozione e dalla diffusione di politiche di restrizione commerciale. L’aumento dei rendimenti a lunga scadenza negli Stati Uniti si è esteso anche alle altre economie avanzate, sebbene in misura finora attenuata dalla diversa impostazione delle politiche monetarie. Il Consiglio direttivo della BCE ha esteso la durata del programma di acquisto di titoli almeno fino a dicembre del 2017 o anche oltre se necessario.

L’economia italiana continua a crescere moderatamente
Secondo gli indicatori disponibili la ripresa dell’economia italiana è proseguita in autunno, seppure moderatamente, sospinta dal riavvio degli investimenti e dall’espansione della spesa delle famiglie. Nel terzo trimestre del 2016 l’occupazione totale si è stabilizzata; sono aumentati i lavoratori dipendenti, sia a tempo determinato sia a tempo indeterminato. Nei mesi più recenti il credito al settore privato non finanziario ha continuato a espandersi, sebbene in misura modesta, con un aumento anche dei prestiti alle imprese.

Le previsioni indicano la prosecuzione della crescita
Le proiezioni segnalano che l’economia italiana continuerebbe a crescere nel prossimo triennio, sospinta dalla domanda nazionale e, già dal 2017, dal graduale rafforzamento di quella estera. Il quadro economico presuppone che le condizioni del credito si mantengano distese e che non si interrompa la realizzazione del processo di riforma avviato negli ultimi anni. I principali fattori di incertezza provengono, oltre che dalle condizioni finanziarie, dal contesto mondiale. Rischi al ribasso sulle proiezioni di inflazione sono invece connessi con la dinamica salariale nel settore privato. E’ quanto emerge dal Bollettino Economico di gennaio 2017 di Bankitalia.

Torna in alto