Prosegue la fase di debolezza per l’FTSE Mib che chiude gli scambi a 22140 punti in ribasso dello 0,23%. Bene Finmeccanica e FCA, vendite su Unicredit, Pop Emilia Romagna e Saipem.
L’attenzione dei mercati resta focalizzata sulle probabili prossime mosse della Bce, dopo che Mario Draghi ha ribadito che l’istituto porterà avanti la politica accomodante per fronteggiare il rischio deflazione e favorire la ripresa economica che comunque stenta a fare capolino. In questo scenario pur avendo registrato nuovi minimi settimanali l’indice resta al di sopra della media mobile a 14 periodi, in transito sul grafico weekly per area 21965.
Gli acquisti hanno premiato Finmeccanica, salita el 2,49% a 13,56 euro, FCA (+2,34% a 13,10 euro), Telecom Italia (+1,72% a 1,182 euro), terna (+1,38% a 4,698 euro) e Prysmian (+1,23% a 19,80 euro).
Le vendite hanno penalizzato Unicredit che ha ceduto il 2,08% a 5,41 euro, Saipem (-1,85% a 7,955 euro), Banca Popolare Emilia Romagna (-1,73% a 7,095 euro), Yoox (-1,55% a 30,49 euro) e Mediobanca (-1,50% a 9,205 euro).
Sul fronte valutario, l’euro è ritornato sotto quota 1,07, stabile il petrolio Wti gennaio 2016 (+0,05%) a 41,74 dollari al barile.