Cina: prosegue la ripresa economica

Il recupero dei consumi e degli investimenti hanno sostenuto la ripresa dell’economia della Cina tra giugno e agosto 2020.

cina yuan

I dati mensili confermano che la ripresa dell’attività economica della Cina è proseguita tra giugno e agosto grazie a un recupero dei consumi che sta seguendo quello, più sostenuto, degli investimenti. Sul fronte dell’epidemia di COVID-19 la situazione è sotto controllo e molto più rosea rispetto ad altri paesi. Due nuovi focolai di contagi, emersi nell’estate nello Xinjiang e a Shanghai, sono stati contenuti e da metà agosto i nuovi contagi sono limitati e solo importati.

Rivediamo pertanto al rialzo le nostre previsioni di crescita del PIL da 1% a/a a 2,1% a/a nel 2020 mantenendo invariata la riaccelerazione a 7,6% a/a nel 2021.

Il tasso di crescita del PIL è tornato in territorio positivo a 3,2% a/a nel 2° trimestre dopo una diminuzione del 6,8% a/a nel 1° trimestre. La ripresa dell’attività economica, apparentemente a V e superiore alle attese, è stata supportata da un recupero degli investimenti, per lo più statali, concentrato nel settore immobiliare e nelle infrastrutture.

Al contrario, l’andamento dei consumi privati, seppur in miglioramento rispetto al primo trimestre, è rimasto debole, così come quello della spesa pubblica. Dal lato dell’offerta la ripresa è stata guidata dall’industria e dalle costruzioni mentre la dinamica del settore dei servizi è rimasta più contenuta e disomogenea.

La dinamica tendenziale delle vendite al dettaglio è tornata marginalmente positiva in agosto, sostenuta dalle vendite di auto, dispositivi elettronici e cosmetici e supportata da un moderato miglioramento del mercato del lavoro rispetto ai minimi della primavera.

L’aumento delle vendite al dettaglio, della fiducia dei consumatori e della produzione di servizi segnala la prosecuzione della ripresa anche nel settore dei servizi. La produzione industriale è accelerata in linea con l’aumento degli ordini e l’andamento degli investimenti rimane incoraggiante soprattutto grazie alla crescita robusta degli investimenti immobiliari e nelle infrastrutture, supportata dall’accelerazione del credito e dall’aumento della spesa dei governi locali.

La dinamica degli investimenti nel settore immobiliare potrebbe tuttavia smorzarsi nei prossimi mesi per l’effetto della recente regolamentazione che limita il finanziamento delle imprese immobiliari sul mercato obbligazionario per contenerne il livello di indebitamento.

L’evoluzione degli investimenti privati sta migliorando ma rimane, nei primi otto mesi dell’anno, ancora negativa (-2,8% cum. a/a) rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, diversamente da quella delle imprese statali (+3,2% cum. a/a).

La dinamica delle importazioni è rimasta negativa, in parte influenzata dall’andamento dei prezzi delle materie prime, mentre quella delle esportazioni è accelerata, ancora sostenuta dalla domanda di prodotti collegati alla pandemia (prodotti farmaceutici, medicali e dispositivi di protezione individuale nonché prodotti high tech) e da un miglioramento della domanda estera in linea con il rilassamento delle misure di contenimento della pandemia in vari paesi.

Le esportazioni sono state ulteriormente sostenute da un anticipo degli ordini dagli USA, in vista di un ulteriore deterioramento dei rapporti commerciali tra i due paesi seguito alle misure dell’Amministrazione americana, in particolare nei confronti di Huawei e Tik Tok, nonché da un effetto base favorevole. La temporaneità di tutti questi fattori di supporto lascia però poco spazio ad attese di una ulteriore forte accelerazione delle esportazioni nei prossimi mesi.

Commento a cura di Silvia Guizzo, Economista Intesa Sanpaolo – Asia Emergenti.

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