Azionario: scenario positivo per tutto il 2020

In ottica di medio termine, lo scenario di base resta positivo per il comparto azionario per tutto il 2020.

borsa mercato azionarioDurante la conferenza stampa, i rendimenti statunitensi a 10 anni sono scesi al di sotto dell’1,60% e l’azionario si è lievemente contratto. Le aspettative del mercato emerse nel meeting FOMC di ieri sera erano in gran parte legate a un mantenimento della politica monetaria e a un ulteriore rafforzamento del messaggio lanciato a dicembre – in altre parole, un meeting non market-moving.

Dati i recenti meeting di Norges (Norvegia) e BOC (Bank of Canada), che hanno mostrato una chiara propensione verso l’accomodamento monetario, l’incontro FOMC di ieri non è stato, in una certa misura, così sorprendente.

La Fed ha mantenuto invariati i tassi, ma ha annunciato che estenderà le sue operazioni Repo almeno fino ad aprile. Ha anche aumentato il tasso IOER di 5pb all’1,6% e il Repo overnight reverse all’1,5%.

La Fed ha inoltre confermato che l’attuale politica monetaria è adeguata a favorire e sostenere l’espansione dei mercati del lavoro e l’inflazione. Durante la conferenza stampa, Jerome Powell ha affermato che la Fed sta monitorando i rischi legati al Coronavirus.

Impatto sul mercato

L’impatto sui mercati è stato estremamente limitato e le varie asset class non hanno registrato grandi movimenti. Durante la conferenza stampa, i rendimenti statunitensi a 10 anni sono scesi al di sotto dell’1,60% e l’azionario si è lievemente contratto.

Conseguenze per l’Asset Allocation

Le operazioni repo della Fed, che hanno di fatto iniettato un’enorme quantità di liquidità nel sistema finanziario, sono state una delle ragioni chiave della performance stellare degli asset orientati alla crescita verso la fine dello scorso anno.

Il fatto che la Fed continuerà a fornire tale supporto nei prossimi mesi dovrebbe contribuire a sostenere i mercati. In un orizzonte di medio termine, lo scenario di base resta sostanzialmente positivo per il comparto azionario per tutto il 2020, sulla base di un miglioramento della dinamica macro e del continuo accomodamento da parte delle banche centrali a livello globale.

La dinamica di crescita globale rimane quindi per il momento favorevole e le banche centrali hanno confermato il loro posizionamento accomodante, dato che le pressioni inflazionistiche rimangono molto deboli.

In ripresa anche il sentiment grazie all’accordo commerciale di Fase 1, siglato tra Stati Uniti e Cina, e anche grazie alla forte diminuzione del rischio hard Brexit, a seguito delle elezioni britanniche.

Commento a cura di Unigestion

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