FTSE MIB: l’attesa per le elezioni non spaventa i mercati

Dopo lo scivolone di febbraio l’indice FTSE MIB tratta il P/E 2018 a 12,7 volte, con uno sconto di oltre il 27% sulla mediana storica degli ultimi 10 anni.

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Conto alla rovescia cominciato e mancano meno di 10 giorni all’appuntamento elettorale più importante per il nostro Paese. Il 4 marzo infatti si svolgeranno le elezioni per il rinnovo del parlamento italiano e un po’ di debolezza sul listino FTSE MIB si è già manifestata.

Niente di eclatante e, per il momento, possiamo dire che gli operatori stanno aspettano l’esito delle urne con una certa serenità e anche l’andamento dello spread Btp/Bund non sembra evidenziare segnali di tensione.

Questo anche perché alle elezioni arriviamo con dei fondamentali per il nostro Paese molto più solidi. Secondo la stima preliminare dell’Istat, il Pil nel 2017 è aumentato dell’1,5%*, confermando l’accelerazione in atto dell’economia italiana.

Guardando infatti la serie storica degli incrementi degli ultimi anni, emerge chiaramente che dopo un’inversione di tendenza a cavallo tra il 2013 e il 2014 il Pil è cresciuto dello 0,2%* nel 2014, dello 0,9%* nel 2015 e dell’1,1%* nel 2016 ed ora dell’1,5%* nel 2017.

Si tratta della crescita più alta degli ultimi sette anni, ma ancora sotto i livelli pre-crisi.

Il post elezioni potrebbe riaccendere la volatilità a Piazza Affari. Intanto dopo lo scivolone di febbraio il FTSE MIB tratta il P/E 2018 a 12,7 volte*, con uno sconto di oltre il 27%* sulla mediana storica degli ultimi 10 anni. Elemento che rende più appetibile il nostro indice e i titoli del paniere.

*Fonte dati: Bloomberg Finance L.P. e ISTAT

Commento a cura del Team Vontobel

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