Finmeccanica: risultati 2014 superiori alle previsioni e al 2013

EBITA +23% e EBIT a 692 milioni di euro per Finmeccanica, in aumento di oltre 700 milioni. Risultato Netto Ordinario positivo per 70 milioni di euro.

finmeccanicaL’esercizio 2014 ha evidenziato una significativa inversione di tendenza nell’andamento del Gruppo Finmeccanica, con risultati significativamente superiori sia rispetto alle previsioni che rispetto al precedente esercizio sotto tutti i profili, con particolare riferimento all’andamento commerciale e alla redditività, che registra una crescita rispetto al 2013 superiore al 20% a livello di EBITA e superiore a 700 milioni di euro sia a livello di EBIT che di Risultato Netto Ordinario.

A tale andamento si aggiungono positive evoluzioni anche nei primi mesi del 2015, caratterizzati dal raggiungimento di un importante accordo con Hitachi finalizzato a consentire l’uscita del Gruppo dal settore Trasporti, che negli ultimi esercizi aveva pesantemente inciso sui risultati complessivamente negativi di Finmeccanica. Tale accordo, siglato il 24 Febbraio 2015, prevede il trasferimento a Hitachi delle quote detenute da Finmeccanica in Ansaldo STS (pari a circa il 40% del capitale sociale) e delle attività condotte da AnsaldoBreda nel segmento del materiale rotabile, con esclusione delle attività di revamping, di minore rilevanza, che rimarranno nel perimetro di Finmeccanica.

Per tali attività Finmeccanica incasserà un corrispettivo pari a circa 810 milioni di euro, soggetto a meccanismi di aggiustamento prezzo, con una riduzione dell’Indebitamento Netto di Gruppo stimabile preliminarmente in 500 milioni circa, cui si aggiungeranno ulteriori benefici derivanti dal deconsolidamento del maggior indebitamento che tali attività avrebbero generato nel 2015, per ulteriori 100 milioni.

L’uscita dal settore Trasporti, oltre ad offrire alle attività coinvolte la possibilità di essere integrate in un gruppo di dimensioni mondiali, con competenze specifiche nei relativi settori, permetterà al Gruppo Finmeccanica di concentrare le proprie risorse nei settore core dell’Aerospazio, Difesa e Sicurezza, secondo le direttrici strategiche individuate nel Piano Industriale 2015-2019 approvato dal Consiglio di Amministrazione il 27 gennaio 2015.

Il Piano prevede un deciso turn-around rispetto al passato, attraverso due filoni principali:

il rafforzamento industriale, sia attraverso interventi mirati alla riduzione dei costi e, soprattutto, all’efficientamento dei processi industriali chiave (ingegneria, produzione e supply chain) che, allo stesso tempo, attraverso la definizione di un portafoglio prodotti capace di amplificare le competenze del Gruppo e ridurre la dispersione di risorse in attività non core e poco profittevoli;

lo sviluppo, attraverso la concentrazione nelle attività dell’Aerospazio, Difesa e Sicurezza, la razionalizzazione del portafoglio prodotti ed il riposizionamento strategico nei settori core nei quali il Gruppo dispone delle migliori competenze, anche in un’ottica di maggiore integrazione e sempre crescente internazionalizzazione.

La realizzazione di tale Piano, sulla quale si concentreranno gli sforzi del Gruppo nel corso del 2015, vede quale passo fondamentale l‘implementazione del nuovo modello organizzativo e operativo del Gruppo.

Il nuovo modello, presentato al Consiglio di amministrazione nel Giugno 2014, rappresenta un momento di forte discontinuità, sia sotto il profilo organizzativo che di missione, ed un elemento fondamentale nel percorso evolutivo intrapreso da Finmeccanica da holding di gestione di diverse società operative giuridicamente separate a società unica.

Come operatore industriale, la nuova Finmeccanica avrà il pieno controllo sulle proprie attività operative, potendo gestire in maniera maggiormente integrata i processi industriali, i rapporti con i clienti e con la supply chain, ed in maniera più dinamica ed efficace gli investimenti, con maggiori trasferimenti di tecnologie e prodotti all’interno del Gruppo. Potrà inoltre competere in un mercato globale sempre più complesso, partendo da una struttura finanziaria maggiormente equilibrata.

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